Il corso si propone di far acquisire agli studenti conoscenze teoriche e competenze relative a:
- la cura, l'educazione e la socializzazione dei bambini/e da 0 a 6 anni;
- l'analisi delle esigenze educative individuali e di gruppo;
- l'analisi della realtà sociale e culturale dei territori;
- l'impiego di appropriati metodi di ricerca in campo educativo.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c).
Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi:
In termini di conoscenza e capacità di comprensione
-la conoscenza e la comprensione critica dei fondamenti epistemologici delle discipline pedagogiche, delle principali correnti di pensiero e delle dimensioni storiche e sociali dei modelli educativi e delle politiche dei processi di inclusione sociale.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione
-cogliere la specificità delle situazioni educative analizzandole da più punti di vista (sociale, culturale, ecc.) in modo da adottare adeguate prassi educative.
In termini di autonomia di giudizio
-capacità di analizzare criticamente ed elaborare in forma riflessiva le scelte educative.
In termini di abilità comunicative
-capacità di valorizzare e utilizzare i vari formati di libro e le nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione nelle attività di cura, educazione e socializzazione delle bambine e dei bambini.
In termini di capacità di apprendimento
-capacità di osservare i contesti e di riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano;
-capacità di accedere alla letteratura scientifica di settore, individuando fonti attendibili.
- la cura, l'educazione e la socializzazione dei bambini/e da 0 a 6 anni;
- l'analisi delle esigenze educative individuali e di gruppo;
- l'analisi della realtà sociale e culturale dei territori;
- l'impiego di appropriati metodi di ricerca in campo educativo.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c).
Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi:
In termini di conoscenza e capacità di comprensione
-la conoscenza e la comprensione critica dei fondamenti epistemologici delle discipline pedagogiche, delle principali correnti di pensiero e delle dimensioni storiche e sociali dei modelli educativi e delle politiche dei processi di inclusione sociale.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione
-cogliere la specificità delle situazioni educative analizzandole da più punti di vista (sociale, culturale, ecc.) in modo da adottare adeguate prassi educative.
In termini di autonomia di giudizio
-capacità di analizzare criticamente ed elaborare in forma riflessiva le scelte educative.
In termini di abilità comunicative
-capacità di valorizzare e utilizzare i vari formati di libro e le nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione nelle attività di cura, educazione e socializzazione delle bambine e dei bambini.
In termini di capacità di apprendimento
-capacità di osservare i contesti e di riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano;
-capacità di accedere alla letteratura scientifica di settore, individuando fonti attendibili.
Canali
scheda docente
materiale didattico
Programma
Il laboratorio si propone di approfondire i temi centrali della pedagogia generale all’interno del contesto del sistema integrato 0-6 attraverso la riflessione e la discussione condivisa dei documenti ministeriali e linee guida, nonché l’approfondimento delle parole chiave che riguardano l’educazione e la cura nei contesti educativi della prima infanzia. Tale lavoro si avvarrà di momenti di dibattito, di lavoro cooperativo e la produzione di materiale scritto e/o multimediale che dia conto del lavoro di approfondimento per l’acquisizione di una terminologia specifica di riferimento, in grado di orientare le conoscenze future. Il laboratorio sarà uno spazio di sperimentazione, in cui gli studenti e le studentesse potranno costruire momenti di scambio, condivisione, domande e proposte di natura teorica e pratica in riferimento agli stimoli proposti.Testi Adottati
M. Amadini- A. Bobbio - A.Bondioli - E. Musi, Itinerari di pedagogia dell'infanzia, Morcelliana, Brescia, 2022 (Le parti del testo da studiare saranno indicate in sede di inaugurazione delle lezioni laboratoriali).Modalità Frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma consigliata per le attività che riguardano il laboratorioModalità Valutazione
La valutazione consisterà in una prova orale, congiuntamente alla discussione dei contenuti previsti per il corso di pedagogia generale, di cui il laboratorio fa parte
scheda docente
materiale didattico
PROGRAMMA PEDAGOGIA GENERALE EDU NIDO 2024-2025
Il presente Corso di Pedagogia Generale intende mettere a fuoco alcune cruciali problematiche relative alla dimensione pedagogico-educativa nella sua complessa articolazione di temi, questioni e problemi quanto mai attuali.
Prima Parte. Introduzione storica alla Pedagogia Generale e alle sue nozioni basilari.
Testi di riferimento:
• Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, Laterza, 2005
1) L'analisi e l'approfondimento delle fondamentali tematiche relative a categorie-chiave quali educazione, formazione, pedagogia, istruzione.
2) Quanto mai cruciale è la questione riguardante l'origine, la natura e il significato delle Scienze dell' Educazione. Queste si sono venute affermando, nel corso del Novecento, all'interno di una crescita progressiva e costante, in particolare negli ultimi decenni, nel momento in cui si è andata evidenziando una conversione definitiva e totale della Pedagogia nelle Scienze dell’Educazione. Nell' attuale condizione odierna, infatti, la pedagogia viene a definirsi, sempre di più, attraverso il riferimento a saperi specifici, multidisciplinari, extra-pedagogici: la psicologia, la sociologia, le neuroscienze, la psicoanalisi, l'antropologia, la linguistica, la storia, la filosofia, etc. L' armonizzazione pedagogica dei saperi o Scienze dell’Educazione deve essere, dunque, attivata mediante una riflessività che ponga in evidenza gli elementi peculiari del pedagogico, ossia quell' educare/formare, che opera come datore di senso.
3)Ed è proprio la Pedagogia Generale, intesa nel suo aspetto di riflessione critica, in quanto riflessione sulle problematiche dell’educare e del formare, che è chiamata a svolgere tale azione di coordinamento: sia promuovendo l’elaborazione unitaria delle diverse discipline facenti parte delle Scienze dell’Educazione, sia ponendone in evidenza le dissonanze rispetto al pedagogico, sia orientandosi nel senso di tradurre e integrare linguaggi, metodi e presupposti differenti sul comune terreno che è, per l'appunto, quello attinente all'azione dell' educare e del formare.
Nella sostanza, la Pedagogia Generale deve operare una azione che è di:
a)coordinamento tra le diverse discipline settoriali che sono parte delle Scienze dell' Educazione;
b)traduzione di lessici e metodi nati in contesti epistemologici differenti (Psicologia, Psicoanalisi, Sociologia, etc.) sul terreno del "pedagogico";
c)riflessione critica sulle problematiche dell'educare, del formare e del curare, affrontandole "in situazione" (storica, sociale, istituzionale), per generi, per ambiti (familiare, scolastico, etc.), per problemi emergenti (marginalità sociale, immigrazione, differenza sessuale, etc.
d)analisi delle fondamentali antinomie pedagogiche: forma-processo, mente-corpo, identità-differenza, autorità-libertà, razionalità-emozioni, cultura-professione
4)Entro tale prospettiva, il testo di Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, fornirà agli studenti la necessaria e indispensabile introduzione storica relativa proprio alla nascita e allo sviluppo della Pedagogia nel corso del Novecento, nei suoi differenti orientamenti e indirizzi di pensiero (Idealismo, Marxismo, Personalismo, etc.), ben sapendo che la riflessione filosofica sull'educare nasce ben prima, a partire dalla filosofia socratico-platonica, la prima vera forma di Pedagogia critica in assoluto. Ma il testo di Cambi mette in dialogo il sapere pedagogico con la dimensione storica, sociale, politica, economica dell'intero XX secolo, nonché con la storia e lo sviluppo delle Istituzioni Educative riassunte nel trinomio Famiglia, Scuola, Società (e Stato), oltre a proiettare tale sapere pedagogico verso un costante confronto con le grandi questioni sociali tutt'ora aperte: la questione migratoria, le tematiche di giustizia sociale, le problematiche relative al nesso scuola-lavoro, il formarsi all'interno degli attuali ambienti di apprendimento e crescita (a tecnologia avanzata) propri della odierna società della comunicazione, etc.
Seconda Parte. Analisi dei processi di sviluppo, cura, e relazione educativa nei bambini da 0 a 6 anni.
Testi di riferimento:
• Bruno Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, 2022
• Dispense integrative fornire dal docente durante il Corso
L'altro punto cruciale del presente Corso è quello che attiene, in maniera specifica, all'analisi dello sviluppo psico-pedagogico del bambino, da 0 a 6 anni, nonché ai relativi modelli e pratiche di cura.
1) Di fondamentale importanza sarà la tematica costituita dal rapporto madre-bambino, come pure del contesto familiare, genitoriale di riferimento che la Psicoanalisi, in particolare, ha posto nel dovuto rilievo attraverso decenni di ricerche e indagini scientifiche di irrinunciabile valore: dai contributi di René Spitz e Margaret Mahler a quelli di Donald Winnicott e John Bowlby (sempre sullo sfondo della tradizione inaugurata da Freud e diversamente declinata da studiose quali Melanie Klein e Anna Freud, etc.), senza ignorare le preziose suggestioni provenienti dalla Psicologia del Sè, con gli studi di Heinz Kohut e Daniel Stern, in particolare.
Riguardo a quanto appena scritto, sarà il docente (il Prof. Giosi) ad fornire indicazioni e spiegazioni adeguate:
a) Sia all’interno delle lezioni svolte
b) Sia attraverso brevi ma significativi dispense in pdf, condivise dal docente sulla piattaforma Formonline, che gli studenti/studentesse potranno facilmente scaricare e visionare.
c) Sia, come anticipato prima, dal fondamentale testo di una grande figura di psicoanalista e pedagogista del Novecento, Bruno Bettelheim, "Un genitore quasi perfetto". Questo testo di Bettelheim pone il riconoscimento dell'altrui differenza come valore in sé, da salvaguardare e da riaffermare all'interno della relazione educativa e della stessa riflessione pedagogica. E questo è costantemente posto in evidenza da Bettelheim, lungo l'intero svolgersi del libro, proprio alla luce della tendenza (negativa), presente quasi fisiologicamente nello spazio educativo, a "normalizzare", a "conformare", a "omologare" i comportamenti e i modi d'essere dei bambini, prima, degli adolescenti, poi. E' un testo che ruota attorno al principio del "prendersi cura", partendo dalla centralità riconosciuta all'empatia, come pure alla fragilità e alla vulnerabilità, intesi, questi ultimi, come aspetti non negativi, ma potenzialmente attivi e costruttivi all'interno della relazione educativa. Un particolare rilievo viene inoltre assegnato, da Bettelheim, alla dimensione del gioco come elemento di basilare importanza ai fini delle crescita e dello sviluppo della persona del bambino.
Terza parte. Immaginazione, gioco, creatività all’interno dello sviluppo infantile
Testi di riferimento:
• Marco Giosi, Immaginare l’infanzia. Pedagogia, gioco, creatività, Anicia, Roma, 2024 (In corso di stampa)
1) Argomento di riferimento ulteriore sarà quello costituito dalla dimensione che lega assieme Gioco- Immaginazione- Creatività, da 0-6 anni fino a successive fasi di crescita e maturazione, così come è stata analizzata e concepita dai più importanti autori/autrici del Novecento e oltre: Montessori, Piaget, Vygotskij, Winnicott, Rodari, Bruner, attraverso lo studio testo di M. Giosi: "Immaginare l’infanzia. Pedagogia, gioco, creatività. Di fondamentale rilievo il ruolo assegnato da Vygotskij (ma, entro una diversa prospettiva, anche da Winnicott e, certamente, da Rodari), al gioco e alla creatività come fattori primi volti a promuovere pratiche di cura e di educazione maggiormente complesse e aperte sul fronte della cruciale esperienza estetica quale fattore centrale nella crescita del bambino.
Sulla base dello studio di questo testo, verranno analizzate le seguenti categorie-chiave relative allo sviluppo del bambino:
sviluppo della percezione e dell'attenzione
padronanza della memoria e del pensiero
relazione tra linguaggio e pensiero
interazione tra apprendimento e sviluppo
ruolo del gioco e della creatività nella crescita del bambino
sviluppo di fantasia/immaginazione
Vedere, Toccare, Ascoltare
Principio narrativo e costruzione del Sé
Marco Giosi, Immaginare l’infanzia. Pedagogia, gioco, creatività, Anicia, Roma, 2024 (In corso di stampa)
Bruno Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, 2022
Programma
PROGRAMMA PEDAGOGIA GENERALE EDU NIDO 2024-2025
Il presente Corso di Pedagogia Generale intende mettere a fuoco alcune cruciali problematiche relative alla dimensione pedagogico-educativa nella sua complessa articolazione di temi, questioni e problemi quanto mai attuali.
Prima Parte. Introduzione storica alla Pedagogia Generale e alle sue nozioni basilari.
Testi di riferimento:
• Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, Laterza, 2005
1) L'analisi e l'approfondimento delle fondamentali tematiche relative a categorie-chiave quali educazione, formazione, pedagogia, istruzione.
2) Quanto mai cruciale è la questione riguardante l'origine, la natura e il significato delle Scienze dell' Educazione. Queste si sono venute affermando, nel corso del Novecento, all'interno di una crescita progressiva e costante, in particolare negli ultimi decenni, nel momento in cui si è andata evidenziando una conversione definitiva e totale della Pedagogia nelle Scienze dell’Educazione. Nell' attuale condizione odierna, infatti, la pedagogia viene a definirsi, sempre di più, attraverso il riferimento a saperi specifici, multidisciplinari, extra-pedagogici: la psicologia, la sociologia, le neuroscienze, la psicoanalisi, l'antropologia, la linguistica, la storia, la filosofia, etc. L' armonizzazione pedagogica dei saperi o Scienze dell’Educazione deve essere, dunque, attivata mediante una riflessività che ponga in evidenza gli elementi peculiari del pedagogico, ossia quell' educare/formare, che opera come datore di senso.
3)Ed è proprio la Pedagogia Generale, intesa nel suo aspetto di riflessione critica, in quanto riflessione sulle problematiche dell’educare e del formare, che è chiamata a svolgere tale azione di coordinamento: sia promuovendo l’elaborazione unitaria delle diverse discipline facenti parte delle Scienze dell’Educazione, sia ponendone in evidenza le dissonanze rispetto al pedagogico, sia orientandosi nel senso di tradurre e integrare linguaggi, metodi e presupposti differenti sul comune terreno che è, per l'appunto, quello attinente all'azione dell' educare e del formare.
Nella sostanza, la Pedagogia Generale deve operare una azione che è di:
a)coordinamento tra le diverse discipline settoriali che sono parte delle Scienze dell' Educazione;
b)traduzione di lessici e metodi nati in contesti epistemologici differenti (Psicologia, Psicoanalisi, Sociologia, etc.) sul terreno del "pedagogico";
c)riflessione critica sulle problematiche dell'educare, del formare e del curare, affrontandole "in situazione" (storica, sociale, istituzionale), per generi, per ambiti (familiare, scolastico, etc.), per problemi emergenti (marginalità sociale, immigrazione, differenza sessuale, etc.
d)analisi delle fondamentali antinomie pedagogiche: forma-processo, mente-corpo, identità-differenza, autorità-libertà, razionalità-emozioni, cultura-professione
4)Entro tale prospettiva, il testo di Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, fornirà agli studenti la necessaria e indispensabile introduzione storica relativa proprio alla nascita e allo sviluppo della Pedagogia nel corso del Novecento, nei suoi differenti orientamenti e indirizzi di pensiero (Idealismo, Marxismo, Personalismo, etc.), ben sapendo che la riflessione filosofica sull'educare nasce ben prima, a partire dalla filosofia socratico-platonica, la prima vera forma di Pedagogia critica in assoluto. Ma il testo di Cambi mette in dialogo il sapere pedagogico con la dimensione storica, sociale, politica, economica dell'intero XX secolo, nonché con la storia e lo sviluppo delle Istituzioni Educative riassunte nel trinomio Famiglia, Scuola, Società (e Stato), oltre a proiettare tale sapere pedagogico verso un costante confronto con le grandi questioni sociali tutt'ora aperte: la questione migratoria, le tematiche di giustizia sociale, le problematiche relative al nesso scuola-lavoro, il formarsi all'interno degli attuali ambienti di apprendimento e crescita (a tecnologia avanzata) propri della odierna società della comunicazione, etc.
Seconda Parte. Analisi dei processi di sviluppo, cura, e relazione educativa nei bambini da 0 a 6 anni.
Testi di riferimento:
• Bruno Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, 2022
• Dispense integrative fornire dal docente durante il Corso
L'altro punto cruciale del presente Corso è quello che attiene, in maniera specifica, all'analisi dello sviluppo psico-pedagogico del bambino, da 0 a 6 anni, nonché ai relativi modelli e pratiche di cura.
1) Di fondamentale importanza sarà la tematica costituita dal rapporto madre-bambino, come pure del contesto familiare, genitoriale di riferimento che la Psicoanalisi, in particolare, ha posto nel dovuto rilievo attraverso decenni di ricerche e indagini scientifiche di irrinunciabile valore: dai contributi di René Spitz e Margaret Mahler a quelli di Donald Winnicott e John Bowlby (sempre sullo sfondo della tradizione inaugurata da Freud e diversamente declinata da studiose quali Melanie Klein e Anna Freud, etc.), senza ignorare le preziose suggestioni provenienti dalla Psicologia del Sè, con gli studi di Heinz Kohut e Daniel Stern, in particolare.
Riguardo a quanto appena scritto, sarà il docente (il Prof. Giosi) ad fornire indicazioni e spiegazioni adeguate:
a) Sia all’interno delle lezioni svolte
b) Sia attraverso brevi ma significativi dispense in pdf, condivise dal docente sulla piattaforma Formonline, che gli studenti/studentesse potranno facilmente scaricare e visionare.
c) Sia, come anticipato prima, dal fondamentale testo di una grande figura di psicoanalista e pedagogista del Novecento, Bruno Bettelheim, "Un genitore quasi perfetto". Questo testo di Bettelheim pone il riconoscimento dell'altrui differenza come valore in sé, da salvaguardare e da riaffermare all'interno della relazione educativa e della stessa riflessione pedagogica. E questo è costantemente posto in evidenza da Bettelheim, lungo l'intero svolgersi del libro, proprio alla luce della tendenza (negativa), presente quasi fisiologicamente nello spazio educativo, a "normalizzare", a "conformare", a "omologare" i comportamenti e i modi d'essere dei bambini, prima, degli adolescenti, poi. E' un testo che ruota attorno al principio del "prendersi cura", partendo dalla centralità riconosciuta all'empatia, come pure alla fragilità e alla vulnerabilità, intesi, questi ultimi, come aspetti non negativi, ma potenzialmente attivi e costruttivi all'interno della relazione educativa. Un particolare rilievo viene inoltre assegnato, da Bettelheim, alla dimensione del gioco come elemento di basilare importanza ai fini delle crescita e dello sviluppo della persona del bambino.
Terza parte. Immaginazione, gioco, creatività all’interno dello sviluppo infantile
Testi di riferimento:
• Marco Giosi, Immaginare l’infanzia. Pedagogia, gioco, creatività, Anicia, Roma, 2024 (In corso di stampa)
1) Argomento di riferimento ulteriore sarà quello costituito dalla dimensione che lega assieme Gioco- Immaginazione- Creatività, da 0-6 anni fino a successive fasi di crescita e maturazione, così come è stata analizzata e concepita dai più importanti autori/autrici del Novecento e oltre: Montessori, Piaget, Vygotskij, Winnicott, Rodari, Bruner, attraverso lo studio testo di M. Giosi: "Immaginare l’infanzia. Pedagogia, gioco, creatività. Di fondamentale rilievo il ruolo assegnato da Vygotskij (ma, entro una diversa prospettiva, anche da Winnicott e, certamente, da Rodari), al gioco e alla creatività come fattori primi volti a promuovere pratiche di cura e di educazione maggiormente complesse e aperte sul fronte della cruciale esperienza estetica quale fattore centrale nella crescita del bambino.
Sulla base dello studio di questo testo, verranno analizzate le seguenti categorie-chiave relative allo sviluppo del bambino:
sviluppo della percezione e dell'attenzione
padronanza della memoria e del pensiero
relazione tra linguaggio e pensiero
interazione tra apprendimento e sviluppo
ruolo del gioco e della creatività nella crescita del bambino
sviluppo di fantasia/immaginazione
Vedere, Toccare, Ascoltare
Principio narrativo e costruzione del Sé
Testi Adottati
Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, Laterza, 2005Marco Giosi, Immaginare l’infanzia. Pedagogia, gioco, creatività, Anicia, Roma, 2024 (In corso di stampa)
Bruno Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, 2022
Bibliografia Di Riferimento
Ulteriori riferimenti bibliografici saranno fornirti dal docente durante il CorsoModalità Frequenza
Modalità di frequenza prevista: in presenzaModalità Valutazione
Modalità prevista: Prova orale
scheda docente
materiale didattico
Una parte del programma verrà dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia.
Platone, Apologia di Socrate, Laterza, Roma-Bari 2005 (edizione consigliata);
M. Attinà, A. Broccoli. V. Rossini (a cura di), Percorsi inattuali dell'educazione. Suggestioni, idee, proposte, Anicia, Roma 2023;
Per il Laboratorio obbligatorio (3 CFU):
M. Amadini, Crescere partecipando. Contesti e prospettive educative per il sistema integrato 0-6, Scholé, Brescia 2020
IL PROGRAMMA E' VALIDO PER TRE ANNI ACCADEMICI
Programma
Il corso si propone di avviare gli studenti allo studio di temi e problemi della Pedagogia generale, con particolare riguardo alla riflessione pedagogico-educativa emersa nel corso del Novecento. Saranno oggetto di approfondimento alcuni costrutti significativi del discorso pedagogico, a confronto con la lezione socratica: educazione e paideia, etica e agire morale, pratica di cura e cura di sé, comunicazione e relazione dialogica.Una parte del programma verrà dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia.
Testi Adottati
A. Broccoli, Dialogare, Morcelliana, Brescia 2021;Platone, Apologia di Socrate, Laterza, Roma-Bari 2005 (edizione consigliata);
M. Attinà, A. Broccoli. V. Rossini (a cura di), Percorsi inattuali dell'educazione. Suggestioni, idee, proposte, Anicia, Roma 2023;
Per il Laboratorio obbligatorio (3 CFU):
M. Amadini, Crescere partecipando. Contesti e prospettive educative per il sistema integrato 0-6, Scholé, Brescia 2020
IL PROGRAMMA E' VALIDO PER TRE ANNI ACCADEMICI
Modalità Erogazione
Il corso (9 CFU, 6 + 3 di laboratorio) prevede 36 ore di didattica convenzionale e 18 ore di LABORATORIO, complessivamente svolte sotto forma di lezioni frontali e partecipate con gli studenti, anche in modalità "a distanza" sulla piattaforma Form on line. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. In particolare, si applicheranno le seguenti modalità: - utilizzo della piattaforma Form on Line per i file-audio relativi alle lezioni e eventuale attivazione di un Forum interattivo in cui si richiede la partecipazione degli studenti; - utilizzo della piattaforma Microsoft Teams per colloqui, ricevimenti e lezioni in diretta.Modalità Frequenza
NON OBBLIGATORIAModalità Valutazione
La prova d'esame consiste in un colloquio sugli argomenti del corso, che accerterà il possesso di specifiche conoscenze di alcuni temi della Pedagogia generale. Il voto finale, espresso in trentesimi, terrà conto: della capacità di muoversi agevolmente tra i temi trattati durante le lezioni, a partire dai testi proposti; della capacità di rielaborare in forma critica le conoscenze acquisite; del possesso di adeguata proprietà espressiva e terminologia specialistica.