22910008 - SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI

L’obiettivo formativo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e metodologici per comprendere i processi culturali e considerare la cultura come una dimensione rilevante dell’azione e della vita sociale.

Con lo studio dell’insegnamento di Sociologia dei processi culturali lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi:
• Acquisire conoscenza della nascita e dell’evoluzione del concetto scientifico di cultura, della differenziazione culturale nelle società moderne, dei processi di trasformazione, trasmissione culturale e comprensione di come la cultura influenzi la società e come la società influenzi la cultura.
• Essere capaci di applicare la conoscenza acquisita per comprendere le interdipendenze dei fenomeni socio- culturali nel contesto contemporaneo:
• Sviluppare una riflessione critica e autonomia di giudizio sulle dinamiche di differenziazione, pluralizzazione culturale
• Potenziare le capacità riflessive e comunicative
• Consolidare un apprendimento critico

Modalità di raccordo con altri insegnamenti:
Sociologia generale; Sociologia della Comunicazione; Sociologia della religione; Antropologia
scheda docente | materiale didattico

Programma

Titolo del corso:
Comunicazione e post-verità: le derive dell’informazione

Il corso mira a sviluppare le capacità di apprendimento nel campo della sociologia dei media e dei processi culturali alla luce della digitalizzazione e della globalizzazione, agevolata dall’ascesa della società dei consumi, anche mediali. La prospettiva è evidenziare la centralità dei media nell’esperienza umana secondo una sensibilità storica e sociologica, tale da poter ridiscutere alcune delle categorie attraverso cui leggiamo la realtà: sicurezza, incertezza, ipertrofia mediale, rischio, tecnologia, retorica, rappresentazione, consumo, fiducia, memoria. La sociologia della comunicazione, indagata secondo le prospettive euristiche della communication research, si lega allo studio delle dinamiche mediali complesse, in un momento storico in cui l’emergenza pandemica prima, e quella bellica poi, impongono agli operatori dell’informazione una responsabilità deontologica e documentaria stringente, legata alla gestione della percezione dell’insicurezza e dell’incertezza. Di qui la necessità di trasmettere le opportune conoscenze mediologiche e culturali agli studenti, chiamati a vagliare l’imponente messe di informazioni e contenuti che popolano la mediasfera digitale, con particolare riferimento al concetto di post-verità sviluppato da Lee McIntyre in rapporto alle derive dell’informazione connessa.

Programma del corso:
• La sociologia dei media: note metodologiche e teoriche
• I rischi della società connessa e la deontologia dell’informazione
• L’educazione all’informazione
• Il giornalismo tra mainstream e digitale
• La post-verità come chiave epistemologica
• Le derive della disinformazione
• Narrazione, cronaca, educazione: quale democrazia?
• Culture dell’integrazione: la sfida del new journalism
• Cultura e conoscenza: le sfide dei nuovi media
• Opacità e mistificazione informative

Testi Adottati

- Per coloro che devono conseguire 3 CFU: Lee McIntyre, Post-verità, Utet, 2019.
- Per coloro che mutuano il corso da 6 CFU si aggiunge il programma svolto dalla prof.ssa Cecilia Costa nella parte generale del corso da 3 CFU.


Modalità Frequenza

Libera, ma consigliata

Modalità Valutazione

Esame orale, valutato in trentesimi, volto a verificare la capacità di esporre con chiarezza e autonomia di giudizio gli argomenti trattati durante il corso.