• Definizione del ruolo del coordinatore per l’accompagnamento delle équipe (responsabilità e competenze)
• "Messa a fuoco" dello stile di coordinamento: specificità personali, ruolo e funzioni consegnate attraverso un mandato specifico, valori e cultura dell'organizzazione.
• Consolidamento dell'intenzionalità dell’azione educativa del servizio e dell’equipe: la figura del coordinatore come custode della dimensione pedagogica del servizio. Il coordinatore è chiamato a dare significato agli eventi che accadono alla luce di un riferimento costante agli strumenti progettuali quali il progetto educativo individualizzato degli utenti ed il progetto di servizio;
• Individuazione delle risorse da rinforzare per il miglioramento dei progetti individualizzati
• Acquisizione concetti chiave e criteri guida dei processi partecipati
• Acquisizione strumenti per valutare la coerenza dell’agire educativo
• "Messa a fuoco" dello stile di coordinamento: specificità personali, ruolo e funzioni consegnate attraverso un mandato specifico, valori e cultura dell'organizzazione.
• Consolidamento dell'intenzionalità dell’azione educativa del servizio e dell’equipe: la figura del coordinatore come custode della dimensione pedagogica del servizio. Il coordinatore è chiamato a dare significato agli eventi che accadono alla luce di un riferimento costante agli strumenti progettuali quali il progetto educativo individualizzato degli utenti ed il progetto di servizio;
• Individuazione delle risorse da rinforzare per il miglioramento dei progetti individualizzati
• Acquisizione concetti chiave e criteri guida dei processi partecipati
• Acquisizione strumenti per valutare la coerenza dell’agire educativo
scheda docente
materiale didattico
Il percorso andrà a potenziare il ruolo del coordinatore attraverso le tecniche “prassi-teoria-prassi” il tirocinio e la narrazione per garantire la dimensione pedagogica consolidando l’intenzionalità dell’agire educativo.
Il corso proposto sarà caratterizzato da un taglio didattico/operativo: ciascun nucleo tematico verrà supportato da modalità esperienziali e feedback puntuali.
METODOLOGIA E STRUMENTI
La complessità delle questioni che la funzione di coordinamento pone richiede una specifica attenzione dal punto di vista formativo: si evidenzia la crucialità di una formazione in itinere, sul lavoro di affiancamento all’esercizio dei compiti (apprendimento esperienziale). Molto spesso l’apprendimento delle competenze relative alle funzioni di coordinamento avviene essenzialmente attraverso modalità esperienziali, a contatto diretto, cioè, con la realtà organizzativa e operativa. Inoltre un ulteriore riferimento all’apprendimento esperienziale è individuabile nell’importanza della rielaborazione dell’esperienza: spesso si accede a questo ruolo in seguito a consistenti esperienze formative e lavorative, alle quali però non sempre corrispondono adeguati riconoscimenti in termini di qualificazione. L’approccio proposto è quello di “comunità di apprendimento della pratica”: secondo questa prospettiva persone diverse che svolgono funzioni assimilabili condividono conoscenze, riflessioni e sforzi di innovazione dinanzi a problemi comuni derivanti dalla pratica professionale. Secondo questo approccio, che si avvale della tecnica della narrazione, queste realtà si vengono a comporre in base a processi spontanei di riconoscimento di affinità e comuni interessi. Il formatore evolve il proprio ruolo verso una funzione di apprendimento dalla pratica mediando il rapporto tra soggetti, problemi derivanti dalla pratica professionale ed esigenze formative.
I principali strumenti che saranno utilizzati sono: Giochi d’aula Griglia di osservazione Video (o altri codici evocativi) Auto caso Scrittura creativa.
AREE TEMATICHE
• Metodi e tecniche di interventi educativi
• Analisi del bisogno lavoro di rete.
• Modelli organizzativi e piani organizzativi.
• Lavoro di gruppo e Lavoro di equipe.
• La supervisione educativa
• Il profilo di ruolo del coordinatore
• Gli stili di coordinamento
• La supervisione pedagogica, Francesca Oggionni; Franco Angeli, 2013
• Il coordinamento pedagogico nei servizi socioeducativi, Silvio Remoli a cura di, Franco Angeli, 2008
• Eventuale materiale e dispense utilizzate in aula.
Programma
Il corso intende offrire uno spazio di approfondimento su ruolo e competenze per coloro i quali svolgono o si preparano a svolgere funzioni di coordinamento di équipe multi professionali. Le lezioni andranno anche a stimolare una riflessione sul proprio ruolo, affinando la capacità di rappresentarsi in azione e sviluppando il pensiero dall’esperienza (rapportandola al contesto di appartenenza, osservandone criticità e risorse); Allo stesso modo, coloro i quali non esercitano la professione, potranno costruire una modalità e uno stile di coordinamento basato sull’ascolto di esperienze condivise e sui contenuti sviluppati in aula.Il percorso andrà a potenziare il ruolo del coordinatore attraverso le tecniche “prassi-teoria-prassi” il tirocinio e la narrazione per garantire la dimensione pedagogica consolidando l’intenzionalità dell’agire educativo.
Il corso proposto sarà caratterizzato da un taglio didattico/operativo: ciascun nucleo tematico verrà supportato da modalità esperienziali e feedback puntuali.
METODOLOGIA E STRUMENTI
La complessità delle questioni che la funzione di coordinamento pone richiede una specifica attenzione dal punto di vista formativo: si evidenzia la crucialità di una formazione in itinere, sul lavoro di affiancamento all’esercizio dei compiti (apprendimento esperienziale). Molto spesso l’apprendimento delle competenze relative alle funzioni di coordinamento avviene essenzialmente attraverso modalità esperienziali, a contatto diretto, cioè, con la realtà organizzativa e operativa. Inoltre un ulteriore riferimento all’apprendimento esperienziale è individuabile nell’importanza della rielaborazione dell’esperienza: spesso si accede a questo ruolo in seguito a consistenti esperienze formative e lavorative, alle quali però non sempre corrispondono adeguati riconoscimenti in termini di qualificazione. L’approccio proposto è quello di “comunità di apprendimento della pratica”: secondo questa prospettiva persone diverse che svolgono funzioni assimilabili condividono conoscenze, riflessioni e sforzi di innovazione dinanzi a problemi comuni derivanti dalla pratica professionale. Secondo questo approccio, che si avvale della tecnica della narrazione, queste realtà si vengono a comporre in base a processi spontanei di riconoscimento di affinità e comuni interessi. Il formatore evolve il proprio ruolo verso una funzione di apprendimento dalla pratica mediando il rapporto tra soggetti, problemi derivanti dalla pratica professionale ed esigenze formative.
I principali strumenti che saranno utilizzati sono: Giochi d’aula Griglia di osservazione Video (o altri codici evocativi) Auto caso Scrittura creativa.
AREE TEMATICHE
• Metodi e tecniche di interventi educativi
• Analisi del bisogno lavoro di rete.
• Modelli organizzativi e piani organizzativi.
• Lavoro di gruppo e Lavoro di equipe.
• La supervisione educativa
• Il profilo di ruolo del coordinatore
• Gli stili di coordinamento
Testi Adottati
• Il coordinatore dei servizi alla persona, Ugo De Ambrogio, Ariela Casartelli, Glenda Cinotti, Carrocci, 2020• La supervisione pedagogica, Francesca Oggionni; Franco Angeli, 2013
• Il coordinamento pedagogico nei servizi socioeducativi, Silvio Remoli a cura di, Franco Angeli, 2008
• Eventuale materiale e dispense utilizzate in aula.