Il laboratorio di "Storia del razzismo e delle discriminazioni "si propone di fornire competenze necessarie per l'ideazione e l'attuazione di interventi educativi volti a decostruire stereotipi e pregiudizi e a promuovere dinamiche sociali di scambio, dialogo e conoscenza su base reciproca e paritaria.
In particolare il laboratorio mira a indagare l'eredità delle politiche discriminatorie di matrice razzista, antisemita, omofoba, coloniale e imperialista che hanno fatto parte della vicenda storica di tutti i paesi occidentali, con particolare attenzione a: 1) le tecniche di manipolazione del consenso, d’invenzione propagandistica e di successiva etnicizzazione del «nemico pubblico»; 2) la costituzione dei movimenti dei diritti civili per la promozione di politiche antidiscriminatorie e di inclusione sociale.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
Lo studente sarà in grado di indagare culture, mentalità, luoghi, che hanno forgiato gli stereotipi di ordine antropometrico e comportamentale che contribuirono alla legittimazione delle politiche razziste e discriminatorie nonché di approfondire i percorsi di promozione dei diritti civili, legati alla formazione di nuove identità collettive, come i movimenti di protesta giovanile, le trasformazioni culturali e sociali del secondo dopoguerra, i fenomeni di decolonizzazione e l’avvento della società interculturale.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Lo studente sarà in grado di analizzare, attraverso il supporto delle fonti orali e audiovisive, le dinamiche sociali, al confine fra sfera pubblica e privata, che hanno portato al superamento delle politiche razziste e discriminatorie e alla formazione di una cittadinanza democratica, effettiva e solidale. Gli studenti sono infatti attivamente coinvolti in esercitazioni di tipo laboratoriale, basate sull’utilizzo delle fonti audiovisive (con la pluralità dei mezzi espressivi a disposizione, dal documentario al cinema, dalle registrazioni sonore alle rappresentazioni iconografiche: film, fotografie, storie orali).
In termini di autonomia di giudizio:
Lo studente sarà in grado di acquisire una capacità di interpretazione critica della realtà, adatta a sfidare le narrazioni storiche dominanti costruite attorno ai meccanismi del Nation building, valorizzando invece il cambiamento sociale come una dimensione centrale attorno alla quale l’analisi storica e la diagnosi del mondo contemporaneo dovrebbero essere organizzate.
In termini di abilità comunicative:
Lo studente sarà in grado di acquisire modalità comunicative che consentano la declinazione della complessità delle situazioni politiche e sociali studiate.
In termini di capacità di apprendimento:
Lo studente sarà in grado di acquisire: la conoscenza delle principali dinamiche del cambiamento sociale nella società italiana ed europea dal secondo dopoguerra; la comprensione autonoma e critica dei meccanismi di mediazione e rimediazione della memoria attraverso le forme rappresentative dell'immaginario collettivo, che devono essere considerate in modo alternativo alle interpretazioni nazionali dominanti del passato.
In particolare il laboratorio mira a indagare l'eredità delle politiche discriminatorie di matrice razzista, antisemita, omofoba, coloniale e imperialista che hanno fatto parte della vicenda storica di tutti i paesi occidentali, con particolare attenzione a: 1) le tecniche di manipolazione del consenso, d’invenzione propagandistica e di successiva etnicizzazione del «nemico pubblico»; 2) la costituzione dei movimenti dei diritti civili per la promozione di politiche antidiscriminatorie e di inclusione sociale.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
Lo studente sarà in grado di indagare culture, mentalità, luoghi, che hanno forgiato gli stereotipi di ordine antropometrico e comportamentale che contribuirono alla legittimazione delle politiche razziste e discriminatorie nonché di approfondire i percorsi di promozione dei diritti civili, legati alla formazione di nuove identità collettive, come i movimenti di protesta giovanile, le trasformazioni culturali e sociali del secondo dopoguerra, i fenomeni di decolonizzazione e l’avvento della società interculturale.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Lo studente sarà in grado di analizzare, attraverso il supporto delle fonti orali e audiovisive, le dinamiche sociali, al confine fra sfera pubblica e privata, che hanno portato al superamento delle politiche razziste e discriminatorie e alla formazione di una cittadinanza democratica, effettiva e solidale. Gli studenti sono infatti attivamente coinvolti in esercitazioni di tipo laboratoriale, basate sull’utilizzo delle fonti audiovisive (con la pluralità dei mezzi espressivi a disposizione, dal documentario al cinema, dalle registrazioni sonore alle rappresentazioni iconografiche: film, fotografie, storie orali).
In termini di autonomia di giudizio:
Lo studente sarà in grado di acquisire una capacità di interpretazione critica della realtà, adatta a sfidare le narrazioni storiche dominanti costruite attorno ai meccanismi del Nation building, valorizzando invece il cambiamento sociale come una dimensione centrale attorno alla quale l’analisi storica e la diagnosi del mondo contemporaneo dovrebbero essere organizzate.
In termini di abilità comunicative:
Lo studente sarà in grado di acquisire modalità comunicative che consentano la declinazione della complessità delle situazioni politiche e sociali studiate.
In termini di capacità di apprendimento:
Lo studente sarà in grado di acquisire: la conoscenza delle principali dinamiche del cambiamento sociale nella società italiana ed europea dal secondo dopoguerra; la comprensione autonoma e critica dei meccanismi di mediazione e rimediazione della memoria attraverso le forme rappresentative dell'immaginario collettivo, che devono essere considerate in modo alternativo alle interpretazioni nazionali dominanti del passato.
scheda docente
materiale didattico
oppure
Gaia Giuliani, Il colore della nazione, Le Monnier università, 2015
Programma
Il laboratorio prende in esame le politiche discriminatorie, razziste e di genere, lungo un arco cronologico che parte dai regimi totalitari del XX secolo fino ai recenti flussi migratori e al ritorno di movimenti estremisti populisti e xenofobi.Testi Adottati
Silvana Patriarca, Il colore della Repubblica. «Figli della guerra» e razzismo nell'Italia postfascista, Einaudi, 2021oppure
Gaia Giuliani, Il colore della nazione, Le Monnier università, 2015
Bibliografia Di Riferimento
-Modalità Erogazione
Lezioni ed esercitazioni laboratoriali.Modalità Valutazione
L'esame consiste nella valutazione di un progetto di ricerca relativo ad uno dei casi di studio esaminati durante il corso. Gli studenti non frequentanti debbono prendere spunto dai testi in adozione. Per strutturare un progetto di ricerca, occorre: 1) indicare gli obiettivi da perseguire; 2) presentare lo stato dell'arte della ricerca finora esistente sull'argomento scelto; 3) indicare la bibliografia e le fonti per sviluppare il tema; 4) proporre nelle conclusioni considerazioni autonome e originali.