Obiettivi dell'insegnamento sono:
-fornire nozioni di base sui concetti fondamentali dell’antropologia sociale e culturale e sulle principali questioni che sono oggi al centro del dibattito;
-fornire strumenti concettuali utili per ragionare autonomamente e criticamente su temi e problemi legati alla globalizzazione contemporanea come complesso intreccio di processi locali e transnazionali.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c).
Alla conclusione del corso lo studente ha:
- una conoscenza delle principali teorie antropologiche, con capacità di contestualizzazione del loro sviluppo storico-scientifico
- una conoscenza dei principali concetti dell'antropologia culturale e sociale.
-fornire nozioni di base sui concetti fondamentali dell’antropologia sociale e culturale e sulle principali questioni che sono oggi al centro del dibattito;
-fornire strumenti concettuali utili per ragionare autonomamente e criticamente su temi e problemi legati alla globalizzazione contemporanea come complesso intreccio di processi locali e transnazionali.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c).
Alla conclusione del corso lo studente ha:
- una conoscenza delle principali teorie antropologiche, con capacità di contestualizzazione del loro sviluppo storico-scientifico
- una conoscenza dei principali concetti dell'antropologia culturale e sociale.
scheda docente
materiale didattico
Il corso offre dapprima a) una conoscenza delle principali prospettive antropologiche e di nozioni costitutive la disciplina – in particolare istituzioni, potere, società, cultura, appartenenza – per poi seguirne l’evoluzione del dibattito e lo sviluppo di altri nodi concettuali, quali genere, corpo, soggetto, oppressione. Tali conoscenze intendono nella parte monografica b) sviluppare capacità di applicare tali conoscenze, teorie e concetti al fine di sviluppare una conoscenza riflessiva, autonoma e critica intorno a temi del tutto rilevanti nel mondo contemporaneo (in particolare: genere, corpo, violenza, migrazioni). La parte monografica è anche la base per c) sollecitare una modalità partecipativa alla comprensione dei processi sociali indagati, che nello specifico saranno legati alle dinamiche sociali che producono e reiterano situazioni di vulnerabilità ed esclusione. In che modo coloro che sono chiamate ad operare nel mondo dell’infanzia possono usare le riflessioni antropologiche per promuovere solidarietà e alleanze anziché rinsaldare marginalità e discriminazione?
Esempi etnografici andranno a favorire la riflessione e la partecipazione attiva intorno a questi temi; il metodo e comparativo dell’antropologia daranno agli/alle studenti occasione per sviluppare un’analisi autonoma, riflessiva, anti-etnocentrica.
Palumbo Berardino, Pizza Giovanni, Schirripa Pino (2023). Antropologia culturale e sociale. Concetti, storia, prospettive. Hoepli.
Parte Prima. L’antropologia e i suoi campi (pp. 1-38).
Parte Seconda. Panoramica storica degli studi di antropologia culturale e sociale (pp. 39-114).
Parte terza. Parole chiave per un’antropologia contemporanea: Corpo (pp. 134-149); Curare (150-164); Femminismo e antropologia (pp.165-177); Mobilità (pp. 256-270); Resistenze (pp. 271-285)
Le/gli studenti che hanno già conoscenze dell'Antropologia culturale e sociale possono optare per questo testo (solo parte prima - seconda - terza)
LeVine Robert e New Rebecca /2000). Antropologia e infanzia. Sviluppo, cura, educazione: studi classici e contemporanei. Raffaello Cortina.
2) Un testo a scelta fra questo elenco
Agier, Michel (2020). Lo straniero che viene. Ripensare l’ospitalità. Raffaello Cortina. Milano.
Alunni, Lorenzo (2024) Le cicatrici di Ulisse. Corpi e frontiere nel Mediterraneo, Meltemi.
Khosravi, Shahram (2019). Io sono confine. Eléuthera.
Maida, Bruno (2020). I treni dell'accoglienza. Infanzia, povertà e solidarietà nell'Italia del dopoguerra 1945-1948. Einaudi.
Mattalucci, Claudia (a cura) (2017). Antropologia e riproduzione. Attese, fratture e ricomposizioni della procreazione e della genitorialità in Italia. Edizioni Cortina, Milano.
Quagliariello, Chiara, 2021, L’isola dove non si nasce. Lampedusa tra esperienze procreative, genere e migrazioni, Milano, Unicopli.
Tabet Paola, (2016). La pelle giusta. Disponibile in Ebook in StreetLib.
Taliani, Simona, (2015). Il bambino e il suo doppio. Franco Angeli.
3) Un testo a scelta fra questo elenco di saggi brevi e testi di narrativa
Viola Ardone. Il treno dei bambini. Einaudi.
Ben Lawrence, La città delle spine. Nove vite nel campo profughi più grande del mondo. Brioschi.
Susan Sontag, Davanti al dolore degli altri. Nottetempo.
John Berger, Jean Mohr, Il settimo uomo. Contrasto.
Arendt Hannah. Noi rifugiati. Einaudi.
Adichie Ngozi Chimamande, Metà di un sole giallo. Einaudi.
Saidiya Hartman, Perdi la madre. Un viaggio lungo la rotta atlantica degli schiavi. Tamu.
Marco Omizzolo, Per motivi di giustizia. People.
Toni Morrison, Prima i bambini. Sperling & Kupfer.
Programma
Nella contemporaneità, la prospettiva antropologica si configura come uno studio critico rivolto alla comprensione delle diversità e delle somiglianze culturali e dei processi sociali che costruiscono appartenenze, disuguaglianze, gerarchie sociali, nuove forme di azione e resistenza. In questi termini, anche le condizioni di vulnerabilità, marginalità, sofferenza ed esclusione devono essere intese come il risultato di processi sociali anziché come caratteristiche individuali o distintivi di alcuni gruppi umani. L’analisi di questi processi è particolarmente importante riguarda l’infanzia, i processi di crescita, le relazioni di cura o di abbandono, i rapporti generazionali, la trasmissione culturale e l’apprendimento. Qui il ruolo delle istituzioni educative, formative e sociali può essere decisivo laddove tentano di interrompere meccanismi di esclusione e marginalità. Marginalità e vulnerabilità, discriminazione e violazione esperite nel corso della crescita possono avere riverberi di lunga durata: tale considerazione interpella la responsabilità sociale delle istituzioni educative e di chi opera a contatto con le generazioni in crescita (e in particolare con l’infanzia) nel garantire situazioni antidiscriminatorie e di equità.Il corso offre dapprima a) una conoscenza delle principali prospettive antropologiche e di nozioni costitutive la disciplina – in particolare istituzioni, potere, società, cultura, appartenenza – per poi seguirne l’evoluzione del dibattito e lo sviluppo di altri nodi concettuali, quali genere, corpo, soggetto, oppressione. Tali conoscenze intendono nella parte monografica b) sviluppare capacità di applicare tali conoscenze, teorie e concetti al fine di sviluppare una conoscenza riflessiva, autonoma e critica intorno a temi del tutto rilevanti nel mondo contemporaneo (in particolare: genere, corpo, violenza, migrazioni). La parte monografica è anche la base per c) sollecitare una modalità partecipativa alla comprensione dei processi sociali indagati, che nello specifico saranno legati alle dinamiche sociali che producono e reiterano situazioni di vulnerabilità ed esclusione. In che modo coloro che sono chiamate ad operare nel mondo dell’infanzia possono usare le riflessioni antropologiche per promuovere solidarietà e alleanze anziché rinsaldare marginalità e discriminazione?
Esempi etnografici andranno a favorire la riflessione e la partecipazione attiva intorno a questi temi; il metodo e comparativo dell’antropologia daranno agli/alle studenti occasione per sviluppare un’analisi autonoma, riflessiva, anti-etnocentrica.
Testi Adottati
1) Solo le parti di seguito indicate del manuale:Palumbo Berardino, Pizza Giovanni, Schirripa Pino (2023). Antropologia culturale e sociale. Concetti, storia, prospettive. Hoepli.
Parte Prima. L’antropologia e i suoi campi (pp. 1-38).
Parte Seconda. Panoramica storica degli studi di antropologia culturale e sociale (pp. 39-114).
Parte terza. Parole chiave per un’antropologia contemporanea: Corpo (pp. 134-149); Curare (150-164); Femminismo e antropologia (pp.165-177); Mobilità (pp. 256-270); Resistenze (pp. 271-285)
Le/gli studenti che hanno già conoscenze dell'Antropologia culturale e sociale possono optare per questo testo (solo parte prima - seconda - terza)
LeVine Robert e New Rebecca /2000). Antropologia e infanzia. Sviluppo, cura, educazione: studi classici e contemporanei. Raffaello Cortina.
2) Un testo a scelta fra questo elenco
Agier, Michel (2020). Lo straniero che viene. Ripensare l’ospitalità. Raffaello Cortina. Milano.
Alunni, Lorenzo (2024) Le cicatrici di Ulisse. Corpi e frontiere nel Mediterraneo, Meltemi.
Khosravi, Shahram (2019). Io sono confine. Eléuthera.
Maida, Bruno (2020). I treni dell'accoglienza. Infanzia, povertà e solidarietà nell'Italia del dopoguerra 1945-1948. Einaudi.
Mattalucci, Claudia (a cura) (2017). Antropologia e riproduzione. Attese, fratture e ricomposizioni della procreazione e della genitorialità in Italia. Edizioni Cortina, Milano.
Quagliariello, Chiara, 2021, L’isola dove non si nasce. Lampedusa tra esperienze procreative, genere e migrazioni, Milano, Unicopli.
Tabet Paola, (2016). La pelle giusta. Disponibile in Ebook in StreetLib.
Taliani, Simona, (2015). Il bambino e il suo doppio. Franco Angeli.
3) Un testo a scelta fra questo elenco di saggi brevi e testi di narrativa
Viola Ardone. Il treno dei bambini. Einaudi.
Ben Lawrence, La città delle spine. Nove vite nel campo profughi più grande del mondo. Brioschi.
Susan Sontag, Davanti al dolore degli altri. Nottetempo.
John Berger, Jean Mohr, Il settimo uomo. Contrasto.
Arendt Hannah. Noi rifugiati. Einaudi.
Adichie Ngozi Chimamande, Metà di un sole giallo. Einaudi.
Saidiya Hartman, Perdi la madre. Un viaggio lungo la rotta atlantica degli schiavi. Tamu.
Marco Omizzolo, Per motivi di giustizia. People.
Toni Morrison, Prima i bambini. Sperling & Kupfer.
Modalità Erogazione
Le lezioni frontali saranno supportate da Power Point, dalla lettura e dall’analisi di testi ed esempi etnografici, materiali audio-visivi. Gli strumenti di supporto intendono sollecitare la partecipazione attiva dei/delle partecipanti, i loro dialoghi e discussioni sui temi presi in esame.Modalità Frequenza
La frequenza non è obbligatoria. Si consiglia tuttavia la partecipazione al corso per una maggiore comprensione del dibattito disciplinare, della bibliografia e per una partecipazione attiva alle discussioni in aula.Modalità Valutazione
La valutazione finale del corso sarà costituita da una prova orale di circa 15/20 minuti, dove si terrà conto 1) della capacità degli/delle di rispondere a domande sul materiale bibliografico; 2) della capacità di riflettere e interpretare i concetti e le prospettive teoriche o di ricerca illustrate; 3) dell’esposizione di elaborazioni autonome, delle connessioni fra concetti e dell’applicazione dei materiali studiati a differenti contesti. Lo scritto, ovvero questionario a risposta multipla o a risposta breve è opzionale e può essere richiesto o proposto in relazione a forti numerosità.