22910122 - Pedagogia sperimentale

Per il curriculum educatori:
Il corso intende far acquisire agli allievi gli strumenti concettuali e procedurali della ricerca in educazione. Nella prima parte verranno illustrati i fondamenti storici e teorici della pedagogia sperimentale; le procedure per la definizione degli ambiti di intervento, le metodologie e gli strumenti per la raccolta e l’analisi dei dati. Nella seconda parte, la disciplina sarà approfondita attraverso lo studio di un progetto di ricerca, le cui fasi verranno esaminate anche alla luce dei presupposti teorici illustrati nella prima parte del corso. Il seminario sarà dedicato alla lettura e commento di un classico dell’educazione.
Con lo studio della Pedagogia sperimentale, lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
- acquisire i concetti di base della pedagogia sperimentale;
- apprendere i fondamenti teorici e metodologici dell’indagine empirica.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- identificare gli ambiti specifici della ricerca quantitativa e della ricerca qualitativa;
- definire un problema di ricerca;
- formulare ipotesi.
In termini di autonomia di giudizio:
- formulare giudizi autonomi derivanti dall’interpretazione dei risultati della ricerca.
In termini di abilità comunicative:
- spiegare i risultati della ricerca a specialisti e non specialisti.
In termini di capacità di apprendimento:
- studiare in modo autonomo modelli e procedure per la ricerca in educazione.

Per il curriculum formatori:
Il corso intende far acquisire agli allievi gli strumenti concettuali e procedurali della ricerca in educazione. Nella prima parte verranno illustrati i fondamenti storici e teorici della pedagogia sperimentale; le procedure per la definizione degli ambiti di intervento, le metodologie e gli strumenti per la raccolta e l’analisi dei dati. Nella seconda parte, la disciplina sarà approfondita attraverso lo studio di un progetto di ricerca, le cui fasi verranno esaminate anche alla luce dei presupposti teorici illustrati nella prima parte del corso. Il seminario sarà dedicato alla lettura e commento di un classico dell’educazione.
Con lo studio della Pedagogia sperimentale, lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
- acquisire i concetti di base della pedagogia sperimentale;
- apprendere i fondamenti teorici e metodologici dell’indagine empirica.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- identificare gli ambiti specifici della ricerca quantitativa e della ricerca qualitativa;
- definire un problema di ricerca;
- formulare ipotesi.
In termini di autonomia di giudizio:
- formulare giudizi autonomi derivanti dall’interpretazione dei risultati della ricerca.
In termini di abilità comunicative:
- spiegare i risultati della ricerca a specialisti e non specialisti.
In termini di capacità di apprendimento:
- studiare in modo autonomo modelli e procedure per la ricerca in educazione.




Curriculum

scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso base di Pedagogia sperimentale per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze dell’educazione per Educatori e Formatori si articola in un ciclo di 36 ore di lezione sui presupposti storici e teorici della pedagogia sperimentale, e 18 ore seminariali dedicate all’approfondimento di un argomento specifico, per complessive 54 ore. Il corso, che dà diritto all’acquisizione di 9 CFU, si svolgerà in presenza (modalità prevalente) e a distanza.
L’obiettivo del corso è quello di far acquisire agli allievi gli strumenti concettuali e procedurali della ricerca in educazione. Pertanto nella prima parte verranno illustrati i fondamenti e l’evoluzione degli studi sullo sperimentalismo, le procedure per la definizione degli ambiti di intervento, le metodologie e gli strumenti per la raccolta e l’analisi dei dati. Nella seconda parte, la disciplina sarà approfondita attraverso lo studio di attività di ricerca, le cui fasi verranno esaminate anche alla luce dei presupposti teorici illustrati nella prima parte del corso.
Il seminario è parte integrante del corso e sarà dedicato alla lettura e al commento di un classico dell’educazione.

Testi Adottati

- G. Benvenuto, "Stili e metodi della ricerca educativa", Roma, Carocci, 2015.
- C. Angelini, E. Manetti (a cura di), "Imparare a scrivere a mano", Epsylon, 2018 (disponibile da novembre 2018).
- J. Dewey, "Le fonti di una scienza dell'educazione" (fotocopie messe a disposizione dal docente).
Sono parte integrante dell’esame i materiali di approfondimento che saranno resi disponibili sulla piattaforma http://formonline.uniroma3.it/ , nell’area riservata al docente.

Modalità Erogazione

Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. Pertanto, se necessario, anche le attività tradizionalmente svolte in presenza saranno condotte interamente a distanza.

Modalità Frequenza

Sono previste cinque ore di frequenza settimanale, di solito concentrate in un unico giorno.

Modalità Valutazione

L’esame finale consiste in una prova strutturata scritta, che avrà la durata di 50 minuti, formata da 50 quesiti a scelta multipla relativi a tutto il programma e così distribuiti: - 6 quesiti per l’accertamento dello studio del testo di M. Laeng, Pedagogia sperimentale, Firenze, La Nuova Italia, 1992; - 8 quesiti per l’accertamento dello studio del testo di P. Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, il Mulino, 1999; - 11 quesiti per l’accertamento dello studio del testo di G. Benvenuto, Stili e metodi della ricerca educativa, Roma, Carocci, 2015; - 10 quesiti per l’accertamento dello studio del testo di C. Angelini, E. Manetti (a cura di), Imparare a scrivere a mano, Epsylon, 2018; - 15 quesiti per l’accertamento dello studio del testo di John Dewey, Le fonti di una scienza dell’educazione. L’esame non prevede una prova orale. Valutazione formativa: Per tutta la durata del corso, gli studenti saranno coinvolti in attività cooperative di ricerca e studio di materiali inerenti ai contenuti del corso. Tali attività saranno oggetto di osservazione e valutazione da parte della docente, che potrà attribuire un punteggio a valere sul punteggio dell’esame finale. Attenzione: se l’esame non sarà completato nella sessione invernale (appello di gennaio o febbraio), il punteggio decadrà e sarà necessario sostenere l’esame completo.

scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso mira a sviluppare la comprensione degli studenti dei concetti chiave e dei principi di base della progettazione e della metodologia della ricerca sperimentale nelle scienze dell'educazione, considerandone le implicazioni etiche e riflettendo sui suoi fondamenti filosofici e sulla sua qualità. Gli studenti saranno introdotti ai principali disegni di ricerca sperimentale in campo pedagogico, alla costruzione di prove oggettive, alle modalità d’uso delle tecnologie educative e alle principali indagini nazionali e internazionali sull’educazione.
Nella prima parte verranno illustrati i fondamenti storici e teorici della pedagogia sperimentale; le procedure per la definizione degli ambiti di intervento, le metodologie e gli strumenti per la raccolta e l’analisi dei dati. Nella seconda parte, la disciplina sarà approfondita attraverso lo studio di un progetto di ricerca, le cui fasi verranno esaminate anche alla luce dei presupposti teorici illustrati nella prima parte del corso. La parte a distanza del corso richiede uno studio di un estratto del volume "I dati valutativi italiani dal 1971 ad oggi" che presenta una ricerca triennale condotta sui dati valutativi dell'Italia nelle principali indagini internazionali. Nell'estratto proposto sono presentate presentate la International Association for the Evaluation of Educational Achievement (IEA) e la Organization for Economic Co-operation and Development (OECD) nonché le indagini di maggior rilievo internazionale considerate. È previsto un seminario che sarà dedicato alla lettura e commento di un classico dell’educazione.
Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia.


Testi Adottati

Testi obbligatori:
Laeng, M. (1992). Pedagogia sperimentale. Nuova Italia (da studiare fino a pag. 54)
Dewey, J., Gabrieli, M. T., & Borelli, L. (1951). Le fonti di una scienza dell'educazione. La Nuova Italia. (testo per il seminario) (è presente una versione in PDF)
Trinchero R. (2004). I metodi della ricerca educativa, Bari, Laterza.
Agrusti, F. (2014) I dati valutativi italiani dal 1971 ad oggi. Roma: Nuova Cultura. (da pag. 37 fino a pag. 60)

Si precisa che i testi obbligatori devono essere studiati integralmente laddove non indicato diversamente. Le diapositive discusse a lezione e relative ai principali argomenti del corso saranno disponibili sulla piattaforma a distanza.

Letture e approfondimenti:
Zuliani, A. (1976). Statistica per la ricerca educativa. SEI.
Corda Costa, M., Vertecchi, B., & Visalberghi, A. (1975). Orientamenti per la sperimentazione didattica.
Meirieu, P. (2007). Frankenstein educatore. Azzano San Paolo (BG: Junior).

Si precisa che le letture di approfondimento non sono obbligatorie. Si consiglia, però, sia agli studenti frequentanti sia agli studenti non frequentanti, studiare anche questi materiali didattici.

In relazione ai diversi nuclei tematici affrontati nelle lezioni, verranno inoltre forniti, come stimolo e ausilio allo studio, dispense, articoli, saggi e rapporti di ricerca sul sito del corso



Bibliografia Di Riferimento

AA.VV., Valutare gli alunni, gli insegnanti, la scuola, Brescia, La Scuola 1993 Baldacci M., Frabboni F. (a cura di), Manuale di metodologia della ricerca educativa, Utet. Barber J.M., La evaluación en los procesos de formación, Madrid, MEC/Paídos Ibérica 1993 Boncori G., Guida all'osservazione pedagogica, Brescia, La Scuola 1994 Bottani N.- Cenerini A.(a cura di), Una pagella per la scuola, Trento, Erickson 2003ICHTNER M., Valutare l'apprendimento. Teorie e metodi, Milano, F. Angeli 2004 Castoldi M., Autoanalisi d'Istituto, Napoli, Tecnodid 2002 Castoldi M., Portfolio a scuola, Brescia, La Scuola, 2005 Castoldi M., Qualità a scuola, Roma, Carocci 2005 Castoldi M., Scuola sotto esame, Brescia, La Scuola 2000 Cesareni, D. e Pascucci M. (2004) Pedagogia e scuola, Roma: Carocci. Coggi C. - Notti A. M. et al., Docimologia, Lecce, Pensa MultiMedia 2002 Corda Costa, M., Vertecchi, B., & Visalberghi, A. (1975). Orientamenti per la sperimentazione didattica. Cousins J.B. - Earl L.M. (a cura di), Participatory evaluation in education, London, The Falmer Press 1995 D'Ugo R., Lupi A., Valutare la qualità delle scuole e dei docenti nel metodo Montessori, ZeroSeiUp, 2017. Dewey J. (1938) Esperienza e educazione. Milano: Raffaello Cortina, 2014. Domenici G., Gli strumenti della valutazione, Napoli, Tecnodid 1991 Domenici G., Manuale della valutazione scolastica, Roma-Bari, Laterza 2001 Fraccaroli F. - Vergani A., Valutare gli interventi formativi, Roma, Carocci 2004 Frigani P. - Bonazza V., Le prove oggettive di profitto. Strumenti docimologici per l'insegnante, Roma, Carocci 2003 Gatti R., Che cos'è la pedagogia sperimentale, Carocci, Roma, 2002. Hadji C., La valutazione delle azioni educative, Brescia, La Scuola 1995 Domenici G (a cura di), Le prove semistrutturate di verifica dell'apprendimento, Torino, UTET, 2005 Intrieri L., Le prove oggettive nella valutazione scolastica, Brescia, La Scuola 1997 Laeng, M. (1992). Pedagogia sperimentale. Nuova Italia. Lucisano P., Salerni A., Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci, Roma, 2012. Mialaret, G. (1965). Introduzione alla pedagogia sperimentale. Loescher. Montalbetti K., Manuale per la valutazione nelle pratiche formative. Metodi, dispositivi e strumenti, Milano, Vita e Pensiero 2011 OCSE, Valutare l'insegnamento, Roma, Armando 1994 Ottobre F. M. (ed.), The role of measurement and evaluation in education policy, Paris, UNESCO 1999 Passolunghi, M.C., De Beni R., I test per la scuola, Bologna, Il Mulino, 2001. Pellerey M., Le competenze individuali e il Portfolio, Milano, RCS 2004 Petracca C., Valutazione della scuola, Brescia, La Scuola 1996 Plessi P., Teorie della valutazione e modelli operativi, Brescia, La Scuola 2004 Ribolzi L. - Maraschiello A. - Vanetti R., L'autovalutazione nella scuola dell'autonomia, Brescia, La Scuola 2001 Riley K.A. - Nuttall D.L., Measuring Quality. Education Indicators, London-Washington D.C., The Falmer Press 1994 Stufflebem D.L. et al., Systematic Evaluation, Boston, Kluwer & Nijhoff 1985 Trinchero R., I metodi della ricerca educativa, Bari, Laterza, 2004. Varisco B.M., Metodi e pratiche della valutazione, Milano, Guerini 2000 Varisco B.M., Portfolio. Valutare gli apprendimenti e le competenze, Roma, Carocci 2004 Vertecchi B., Manuale della valutazione. Analisi degli apprendimenti e dei contesti, Milano, Angeli, 2003. Vertecchi B., Parole per la scuola, Milano, Angeli, 2012. Vertecchi B., Percorsi di ricerca educativa. Gli editoriali di Cadmo, Milano, Franco Angeli, 2014. Wragg E.C., An Introduction to classroom observation, London, Routledge 1993

Modalità Frequenza

Facoltativa

Modalità Valutazione

VALUTAZIONE FORMATIVA: nel corso delle lezioni verranno somministrate prove strutturate a completamento o a scelta multipla. Tali prove non avranno alcuna ripercussione sull’esame, ma serviranno a modulare l’attività di apprendimento degli studenti e a fornire loro indicazioni sull’adeguatezza della preparazione conseguita. Anche le attività del laboratorio saranno ritmate da prove intermedie che gli studenti si autosomministreranno, ricevendo in tempo reale una correzione individualizzata degli errori eventualmente commessi. VALUTAZIONE FINALE: per quanto riguarda la valutazione finale, l’esame prevede una prova scritta a scelta multipla che tutti dovranno sostenere. La durata dell'esame è di 90 minuti ed è composto da 90 domande a scelta multipla, con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta, senza penalizzazione dell'errore. I criteri adottati per la graduazione dei voti seguiranno una assegnazione secondo base normativa e criteriale.