Il corso verterà sui seguenti argomenti: i concetti di base dello sperimentalismo; la distinzione tra le proposizioni di senso comune dai giudizi scientifici; la revisione critica parole e concetti del linguaggio educativo; la definizione di un problema; la formulazione delle ipotesi; la definizione di percorsi di revisione critica delle ipotesi; la selezione di percorsi per la soluzione di problemi; i fondamenti teorici e metodologici della ricerca empirica in campo educativo; i fondamenti teorici, metodologici e tecnici della valutazione educativa.
Con lo studio di Pedagogia sperimentale lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
- conoscenza e comprensione dei concetti di base dello sperimentalismo;
- conoscenza e comprensione dei fondamenti teorici e metodologici della ricerca empirica in campo educativo;
- conoscenza e comprensione dei fondamenti teorici, metodologici e tecnici della valutazione educativa.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- distinguere le proposizioni di senso comune dai giudizi scientifici;
- definire un problema; formulare ipotesi;
- stabilire percorsi di revisione critica delle ipotesi;
- selezionare percorsi per la soluzione di problemi.
In termini di autonomia di giudizio:
- distinguere tra diversi approcci alla ricerca educativa;
- identificare gli aspetti di forza e di debolezza dei diversi metodi utilizzabili nella ricerca educativa.
In termini di abilità comunicative:
- sottoporre a revisione critica parole e concetti del linguaggio educativo;
- definire un problema;
- formulare ipotesi.
In termini di capacità di apprendimento:
- approfondire le proprie conoscenze utilizzando testi di carattere manualistico e scientifico di settore.
Con lo studio di Pedagogia sperimentale lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e capacità di comprensione:
- conoscenza e comprensione dei concetti di base dello sperimentalismo;
- conoscenza e comprensione dei fondamenti teorici e metodologici della ricerca empirica in campo educativo;
- conoscenza e comprensione dei fondamenti teorici, metodologici e tecnici della valutazione educativa.
In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- distinguere le proposizioni di senso comune dai giudizi scientifici;
- definire un problema; formulare ipotesi;
- stabilire percorsi di revisione critica delle ipotesi;
- selezionare percorsi per la soluzione di problemi.
In termini di autonomia di giudizio:
- distinguere tra diversi approcci alla ricerca educativa;
- identificare gli aspetti di forza e di debolezza dei diversi metodi utilizzabili nella ricerca educativa.
In termini di abilità comunicative:
- sottoporre a revisione critica parole e concetti del linguaggio educativo;
- definire un problema;
- formulare ipotesi.
In termini di capacità di apprendimento:
- approfondire le proprie conoscenze utilizzando testi di carattere manualistico e scientifico di settore.
scheda docente
materiale didattico
Nella prima parte verranno illustrati i fondamenti storici e teorici della pedagogia sperimentale, la nascita delle scienze umane sperimentali, e l'epistemologia della ricerca sperimentale educativa. Nella seconda parte, la disciplina sarà approfondita attraverso lo studio degli strumenti di base della ricerca educativa, analizzando proposte di progetti reali, le cui fasi saranno esaminate anche alla luce dei presupposti teorici illustrati nella prima parte del corso.
Programma
- Introduzione al corso
- Scienze naturali e scienze umane
- Origini e sviluppi della pedagogia sperimentale
- Epistemologia della ricerca
- La formulazione delle ipotesi
- Le variabili nelle ricerche in scienze umane
- La ricerca empirica in educazione
- La ricerca basata sulla matrice dei dati
- La ricerca per esperimento
- La ricerca interpretativa
- La ricerca azione
- Lo studio di caso
Laeng, M. (1992). Pedagogia sperimentale. Nuova Italia (da studiare fino a pag. 54 - PDF disponibile in piattaforma di Ateneo)
Trinchero R. (2004). I metodi della ricerca educativa, Bari, Laterza.
Si precisa che i testi obbligatori devono essere studiati integralmente laddove non indicato diversamente. Le diapositive discusse a lezione e relative ai principali argomenti del corso saranno disponibili sulla piattaforma a distanza.
Letture e approfondimenti:
Asquini, G. (Ed.). (2018). La Ricerca-Formazione: Temi, esperienze e prospettive. FrancoAngeli.
Si precisa che le letture di approfondimento non sono obbligatorie. Si consiglia, però, sia agli studenti frequentanti sia agli studenti non frequentanti, studiare anche questi materiali didattici.
In relazione ai diversi nuclei tematici affrontati nelle lezioni, verranno inoltre forniti, come stimolo e ausilio allo studio, dispense, articoli, saggi e rapporti di ricerca sul sito del corso.
Programma
Il corso di Pedagogia Sperimentale fornisce alla studentessa e allo studente la possibilità di riflettere in modo sistematico e consapevole sulle azioni educative messe in atto da lei/lui o da altri, siano esse innovative o tradizionali. Il corso propone in prima istanza una panoramica sugli strumenti di base della ricerca educativa, indirizzati all'educatore e al formatore che vogliano progettare ricerche concrete, basate su questionari, test di valutazione, interviste, colloqui e sessioni di osservazione, allo scopo di raccogliere elementi utili per valutare la qualità del percorso formativo sia a livello del gruppo classe, sia a livello sistemico, interrogandosi sull'efficacia degli strumenti utilizzati. Il corso mira a sviluppare la comprensione degli studenti dei concetti chiave e dei principi di base della progettazione e dei metodi della ricerca educativa sperimentale, considerandone le implicazioni nel prendere decisioni consapevoli e riflettendo sulla sua qualità e sui suoi fondamenti etici e filosofici. I partecipanti saranno introdotti ai principali disegni di ricerca sperimentale in campo pedagogico, alla costruzione di prove oggettive, alle modalità d’uso delle tecnologie educative e alle principali indagini nazionali e internazionali sull’educazione.Nella prima parte verranno illustrati i fondamenti storici e teorici della pedagogia sperimentale, la nascita delle scienze umane sperimentali, e l'epistemologia della ricerca sperimentale educativa. Nella seconda parte, la disciplina sarà approfondita attraverso lo studio degli strumenti di base della ricerca educativa, analizzando proposte di progetti reali, le cui fasi saranno esaminate anche alla luce dei presupposti teorici illustrati nella prima parte del corso.
Programma
- Introduzione al corso
- Scienze naturali e scienze umane
- Origini e sviluppi della pedagogia sperimentale
- Epistemologia della ricerca
- La formulazione delle ipotesi
- Le variabili nelle ricerche in scienze umane
- La ricerca empirica in educazione
- La ricerca basata sulla matrice dei dati
- La ricerca per esperimento
- La ricerca interpretativa
- La ricerca azione
- Lo studio di caso
Testi Adottati
Testi obbligatori:Laeng, M. (1992). Pedagogia sperimentale. Nuova Italia (da studiare fino a pag. 54 - PDF disponibile in piattaforma di Ateneo)
Trinchero R. (2004). I metodi della ricerca educativa, Bari, Laterza.
Si precisa che i testi obbligatori devono essere studiati integralmente laddove non indicato diversamente. Le diapositive discusse a lezione e relative ai principali argomenti del corso saranno disponibili sulla piattaforma a distanza.
Letture e approfondimenti:
Asquini, G. (Ed.). (2018). La Ricerca-Formazione: Temi, esperienze e prospettive. FrancoAngeli.
Si precisa che le letture di approfondimento non sono obbligatorie. Si consiglia, però, sia agli studenti frequentanti sia agli studenti non frequentanti, studiare anche questi materiali didattici.
In relazione ai diversi nuclei tematici affrontati nelle lezioni, verranno inoltre forniti, come stimolo e ausilio allo studio, dispense, articoli, saggi e rapporti di ricerca sul sito del corso.
Bibliografia Di Riferimento
AA.VV., Valutare gli alunni, gli insegnanti, la scuola, Brescia, La Scuola 1993 Baldacci M., Frabboni F. (a cura di), Manuale di metodologia della ricerca educativa, Utet. Barber J.M., La evaluación en los procesos de formación, Madrid, MEC/Paídos Ibérica 1993 Boncori G., Guida all'osservazione pedagogica, Brescia, La Scuola 1994 Bottani N.- Cenerini A.(a cura di), Una pagella per la scuola, Trento, Erickson 2003ICHTNER M., Valutare l'apprendimento. Teorie e metodi, Milano, F. Angeli 2004 Castoldi M., Autoanalisi d'Istituto, Napoli, Tecnodid 2002 Castoldi M., Portfolio a scuola, Brescia, La Scuola, 2005 Castoldi M., Qualità a scuola, Roma, Carocci 2005 Castoldi M., Scuola sotto esame, Brescia, La Scuola 2000 Cesareni, D. e Pascucci M. (2004) Pedagogia e scuola, Roma: Carocci. Coggi C. - Notti A. M. et al., Docimologia, Lecce, Pensa MultiMedia 2002 Corda Costa, M., Vertecchi, B., & Visalberghi, A. (1975). Orientamenti per la sperimentazione didattica. Cousins J.B. - Earl L.M. (a cura di), Participatory evaluation in education, London, The Falmer Press 1995 D'Ugo R., Lupi A., Valutare la qualità delle scuole e dei docenti nel metodo Montessori, ZeroSeiUp, 2017. Dewey J. (1938) Esperienza e educazione. Milano: Raffaello Cortina, 2014. Domenici G., Gli strumenti della valutazione, Napoli, Tecnodid 1991 Domenici G., Manuale della valutazione scolastica, Roma-Bari, Laterza 2001 Fraccaroli F. - Vergani A., Valutare gli interventi formativi, Roma, Carocci 2004 Frigani P. - Bonazza V., Le prove oggettive di profitto. Strumenti docimologici per l'insegnante, Roma, Carocci 2003 Gatti R., Che cos'è la pedagogia sperimentale, Carocci, Roma, 2002. Hadji C., La valutazione delle azioni educative, Brescia, La Scuola 1995 Domenici G (a cura di), Le prove semistrutturate di verifica dell'apprendimento, Torino, UTET, 2005 Intrieri L., Le prove oggettive nella valutazione scolastica, Brescia, La Scuola 1997 Laeng, M. (1992). Pedagogia sperimentale. Nuova Italia. Lucisano P., Salerni A., Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci, Roma, 2012. Mialaret, G. (1965). Introduzione alla pedagogia sperimentale. Loescher. Montalbetti K., Manuale per la valutazione nelle pratiche formative. Metodi, dispositivi e strumenti, Milano, Vita e Pensiero 2011 OCSE, Valutare l'insegnamento, Roma, Armando 1994 Ottobre F. M. (ed.), The role of measurement and evaluation in education policy, Paris, UNESCO 1999 Passolunghi, M.C., De Beni R., I test per la scuola, Bologna, Il Mulino, 2001. Pellerey M., Le competenze individuali e il Portfolio, Milano, RCS 2004 Petracca C., Valutazione della scuola, Brescia, La Scuola 1996 Plessi P., Teorie della valutazione e modelli operativi, Brescia, La Scuola 2004 Ribolzi L. - Maraschiello A. - Vanetti R., L'autovalutazione nella scuola dell'autonomia, Brescia, La Scuola 2001 Riley K.A. - Nuttall D.L., Measuring Quality. Education Indicators, London-Washington D.C., The Falmer Press 1994 Stufflebem D.L. et al., Systematic Evaluation, Boston, Kluwer & Nijhoff 1985 Trinchero R., I metodi della ricerca educativa, Bari, Laterza, 2004. Varisco B.M., Metodi e pratiche della valutazione, Milano, Guerini 2000 Varisco B.M., Portfolio. Valutare gli apprendimenti e le competenze, Roma, Carocci 2004 Vertecchi B., Manuale della valutazione. Analisi degli apprendimenti e dei contesti, Milano, Angeli, 2003. Vertecchi B., Parole per la scuola, Milano, Angeli, 2012. Vertecchi B., Percorsi di ricerca educativa. Gli editoriali di Cadmo, Milano, Franco Angeli, 2014. Wragg E.C., An Introduction to classroom observation, London, Routledge 1993Modalità Frequenza
FacoltativaModalità Valutazione
VALUTAZIONE FORMATIVA: nel corso delle lezioni verranno somministrate prove strutturate a completamento o a scelta multipla. Tali prove non avranno alcuna ripercussione sull’esame, ma serviranno a modulare l’attività di apprendimento degli studenti e a fornire loro indicazioni sull’adeguatezza della preparazione conseguita. Anche le attività del laboratorio saranno ritmate da prove intermedie che gli studenti si autosomministreranno, ricevendo in tempo reale una correzione individualizzata degli errori eventualmente commessi. VALUTAZIONE FINALE: per quanto riguarda la valutazione finale, l’esame prevede una prova scritta a scelta multipla che tutti dovranno sostenere. La durata dell'esame è di 90 minuti ed è composto da 60 domande a scelta multipla, con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta, senza penalizzazione dell'errore e due domande aperte. (La parte di pertinenza per la valutazione del prof. Agrusti è quella delle 60 domande a scelta multipla) I criteri adottati per la graduazione dei voti seguiranno una assegnazione secondo base normativa e criteriale.