Novecento

image 124985I processi di alfabetizzazione, promossi su tutto il territorio italiano a partire dall’Unità d’Italia, avevano portato a sensibili miglioramenti delle percentuali di scolarizzazione infantile e nell’alfabetizzazione adulta, cosicché al principio del Novecento anche i bambini potevano dirsi nuovi protagonisti nel circuito della lettura. Lo stretto rapporto che venne a crearsi tra lo spazio letterario dei periodici e la realtà di cui questi diventano voce ed espressione, fece del Novecento il vero e proprio “secolo delle riviste”. Queste ultime, infatti, divennero, per le infanzie borghesi alfabetizzate, spazi di lettura gratuita distinta dalla pratica del leggere con valenza strumentale connessa all’ambito scolastico. Gli studi più recenti sulla letteratura giovanile confermano l’importanza che dai primi anni del Novecento occupa la pubblicistica destinata ai ragazzi: “Il giornalino della Domenica”, “Il Giornalino”, “Il Vittorioso”, il “Pioniere”, passando attraverso il modello del “Corriere dei Piccoli”, solo per citare alcune delle testate più significative.
Sulla soglia dell’avvio del nuovo secolo, un vento di cambiamento è già rappresentato dal “Novellino”, sorto nel 1899 e pubblicato come «foglio illustrato a colori per bambini». Il periodico propone per la prima volta in Italia la novità delle pagine illustrate a colori che accompagnano racconti, fiabe e novelle, divenendo talvolta prevalenti sul testo scritto. Questo dell’illustrazione è senza dubbio il tratto distintivo delle due riviste, nate a soli due anni di distanza l’una dall’altra, che aprono il nuovo secolo e che si distinguono per il progetto pedagogico e culturale di grande mutamento rispetto alla tradizione, ovvero “Il giornalino della Domenica” e il “Corriere dei Piccoli” entrambe, infatti, hanno saputo incidere in modo determinante sulla formazione dell’infanzia borghese del tempo, non solo per la qualità e la tipologia dell’impianto letterario e giornalistico, ma anche per ridefinite visioni del lettore ideale, emergenti dalle scelte dei rispettivi piani editoriali.
A secolo inoltrato vale la pena menzionare altre due riviste, di fronte opposto, in contrasto tra loro come, per certi versi, furono “Il giornalino della Domenica” e il “Corriere dei Piccoli”, si tratta de “Il Vittorioso” da un lato e il “Pioniere” dall’altro. Il primo nasce già nel 1937, è edito dall’Azione Cattolica e sarà pubblicato fino al 1966. Elemento caratterizzante di questo periodico è il fumetto, di soli autori italiani. Tra i più noti è da ricordare Benito Jacovitti che, a partire dal 1940, pubblica storie a fumetti tanto numerose che per molti lettori l’identità del giornale è inscindibilmente legata alle sue tavole allegre e abitate da una fitta ressa di oggetti e personaggi. Sul fronte opposto e in diretta concorrenza con “Il Vittorioso”, nel 1950 nasce il “Pioniere”, diretto da Dina Rinaldi e Gianni Rodari ed espressione dell’ “Associazione dei Pionieri d’Italia”, legata al Partito Comunista Italiano. La struttura del giornale, a metà strada tra il “Corriere dei Piccoli” e “Il Vittorioso”, è basata prevalentemente sull’alternanza di pagine disegnate con didascalie, le classiche strisce, e pagine dedicate invece a racconti, versi, cronache, articoli. Da “Il giornalino della Domenica” mutua, invece, il forte carattere aggregativo tra i propri lettori organizzati in associazione e direttamente coinvolti in iniziative di varia natura portate avanti dalla rivista.  Nel corso del Novecento sono sorti anche giornalini di taglio pedagogico, tra i quali segnaliamo “Il giornale dei bambini che leggono e scrivono”, ideato e diretto da Mario Lodi, edito da Sonda negli anni ’90. Nel 1995 il giornalino passò sotto la direzione di Angelo Petrosino e cambiò il titolo in “Peter Pan: Rivista per ragazzi di storie, fumetti e giochi”. Si avvalse di collaboratori come Marino Cassini, Carmine De Luca, Ermanno Detti, Guido Quarzo, Marc Soriano. Tra i vari periodici del Novecento il più longevo è “Il Giornalino” che, fondato nel 1924, esiste ancora oggi. E’ il più antico d’Europa e nel 2024 verrà celebrato il centenario.

Susanna Barsotti

Materiali in mostra

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Piera Storari 24 October 2023