I periodici per i giovani sono stati la culla di memorabili personaggi, capaci di imprimersi con forza nell’immaginario collettivo nazionale di più generazioni e resistere all’usura del tempo. Molti di questi, nati a puntate tra le pagine dei giornalini, hanno riscosso un tale successo da divenire i protagonisti di alcuni dei romanzi considerati tra i capolavori della letteratura per l’infanzia e da migrare in media differenti, divenendo icone transmediatiche. I periodici hanno rappresentato una vera e propria fucina di capolavori innovativi, pieni di forza e leggerezza: Il giornalino di Gian Burrasca, il giovane monello di Vamba; Tommy River, il malinconico pistolero di Mino Milani; La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Dino Buzzati, sono solo alcuni tra i molti che si possono citare. Tra tutte le opere nate a puntate, però, una menzione d’onore spetta a Le avventure di un burattino di Carlo Collodi. Apparsa nel “Giornale per i Bambini” dal 1881 al 1883, viene subito pubblicata integralmente e diventa il capolavoro universale dal titolo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino. Quella “bambinata”, originata da un incontro tra tensione normativa e desiderio di trasgressione, viene presentata sin dal primo numero del giornale e l’autore, poi divenuto direttore del periodico, è salutato dai ragazzi come un “liberatore”. Al valore letterario dell’opera, dalla forte capacità attrattiva, si accompagnano poco dopo le figure del pittore Ugo Fleres, che per primo regala ai lettori un’immagine del burattino di legno poi consolidatasi nell’immaginario grazie ai grandi e più noti illustratori del romanzo. I giovani lettori dei periodici bramano storie ricche di umorismo come quella del fortunatissimo Signor Bonaventura, nato dalla penna di “Sto” (Sergio Tofano), e comparso dal 1917 sul “Corriere dei Piccoli”. Il curioso personaggio in pantaloni bianchi e redingote rossa, così lontano dalle compunte figure ottocentesche, con le sue incredibili disavventure e un’irriducibile ironia, ottiene un vasto successo di pubblico tanto da essere riproposto per un cinquantennio in oltre 400 tavole e giungere in teatro, al cinema e persino in televisione. Del resto, il sogno di Bonaventura, che alla fine di ogni episodio riceve sempre una ricompensa di un milione di lire, interpreta le speranze di un’Italia povera e frustrata. Altro personaggio di grande successo è Sor Pampurio dell’artista Carlo Bisi: lo sfortunato omino, sempre alla ricerca di un nuovo appartamento, “arciscontento” e inquieto, sarà una fedele presenza sul “Corriere dei Piccoli “ sin dal 1929. L’avvento di personaggi quali l’impertinente Valentina Mela Verde di Grazia Nidasio o Pimpa di Francesco Tullio Altan testimonia una nuova fase del “Corriere dei Piccoli” e la fine dell’era del “parlato con l’immagine” in favore, ora, di “un’immagine parlata”. La famosissima cagnetta a pois, in particolare, accompagna ancora la crescita di intere generazioni: oltre le pagine del “Corriere dei Piccoli”, la Pimpa è ormai conosciuta anche all’estero, diviene protagonista di libri, giochi, film e, dal 1987, ha persino una propria testata pubblicata da Panini.
Silvia Pacelli
Materiali in mostra
- Link identifier #identifier__171416-1Le Avventure di Pinocchio, Giornale per i bambini, n. 1, luglio 1881
- Link identifier #identifier__105418-2Sor Pampurio cambia amico, Corriere dei Piccoli, n. 20, maggio 1947
- Link identifier #identifier__122970-3Signor Bonaventura, Corriere dei Piccoli, n. 30, luglio 1952; n. 39, settembre 1953; n. 43, ottobre 1953; n. 41, ottobre 1954
- Link identifier #identifier__142638-4Sor Pampurio, Corriere dei Piccoli, n. 12, marzo 1953
- Link identifier #identifier__126676-5Capodanno 1955, Corriere dei Piccoli, n. 1, gennaio 1955
- Link identifier #identifier__114836-6Pimpa, Corriere dei Piccoli, n. 38, settembre 1975